Per molti anni ho fatto il direttore commerciale — in realtà, come si dice, “il galoppino per il padrone”. In quel periodo mi sono accorto di una cosa: se mettessi su un tavolo tutte le borse dei vari marchi e le mescolassi, nessuno saprebbe più distinguere un brand dall’altro. L’appiattimento degli stili ha spento ogni emozione.
Quando ho deciso di fare qualcosa di mio, mi sono detto: faccio una cosa che piace a me, poi vediamo se piacerà anche agli altri. È un percorso lento, ma come dice il proverbio: gli alberi che crescono lentamente mettono radici più profonde.